NOTE DI DEGUSTAZIONE
Colore rosa di buona intensità con riflessi viola; profumo intenso con sentori di frutti di bosco; al palato è abbastanza morbido pieno e rotondo.
CANTINA
È da ben tre generazioni che, nella terra pugliese, alla cantina “Angiuli Donato” viene tramandata di padre in figlio la passione per le vigne e l’amore per il vino. Guidata dallo stesso Donato Angiuli, con l’aiuto dei figli Giuseppe e Vito, l’azienda vede le sue origini risalire addirittura al 1880, periodo in cui coltivava e vinificava esclusivamente le proprie uve, puntando tutto sulla varietà autoctona del primitivo. Una realtà secolare, quindi, che nel corso dei decenni ha avuto il più grande merito di mantenere la barra dritta e ferma, senza mai omologarsi alle mode e alle tenenze del momento. Situata nel territorio del comune di Adelfia, in provincia di Bari, la cantina si trova nel cuore di quella che è la denominazione di origine “Gioia del Colle”, e oggi come un tempo continua a perseguire quella che è la filosofia impostata sin dalle origini. Il territorio viene prima di tutto, e le varietà autoctone sono quelle che comandano, e infine il microclima aggiunge il suo tocco caratteristico. Tra i filari, quindi, vengono allevate esclusivamente uve locali, per cui oltre al primitivo incontriamo anche il negroamaro, la verdeca e il moscato bianco. Piante che vanno dai cinquanta agli ottanta anni d’età, e che vengono allevate con il tradizionale sistema ad alberello, grazie al quale basse sono le rese ma alta è la qualità del frutto. Grappoli che in cantina sono lavorati e interpretati senza mai snaturarne nemmeno le più piccole sfumature organolettiche, e quindi usando solo i lieviti indigeni e lasciando riposare ogni vino almeno per due anni prima della commercializzazione. Dal Primitivo al Negroamaro, dalla Verdeca al Moscato, tutte etichette oneste e sincere, figlie della più antica tradizione contadina mai scesa a compromessi con le logiche commerciali.
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