NOTE DI DEGUSTAZIONE
Il rabarbaro alpino conferisce a questo amaro un colore rosso particolarmente acceso. Sentori aromatici ed erbacei rapiscono l’olfatto, preludendo ad un gusto fresco, amaro ed equilibrato.
LAVORAZIONE PRODOTTO
un’infusione di venti erbe raccolte sul Monte Baldo, massiccio delle Prealpi Gardesane di Trento, tra cui rabarbaro, genepì, menta, genziana, camomilla, ginepro. Le erbe aromatiche, raccolte e selezionate a mano, sono messe a macerare a bassa temperatura per 20-30 giorni. La possenza dell’amaro ottenuta viene smorzata aggiungendo zucchero e pura acqua del Trentino.
DISTILLERIA
La storia della distilleria Marzadro nasce nell’immediato dopoguerra a Nogaredo (TN) dall’intuizione di Sabina Marzadro che sognava di distillare la grappa usando le vinacce che popolavano i cortili delle case dei vignaioli. A Sabina si aggiunge presto l’abilità del fratello Attilio, già esperto agricoltore. Nel 1949, dai carri di vinacce provenienti dai vignaioli del territorio, inizia la prima vera e propria distillazione della grappa, alla quale Sabina piaceva aggiungere sentori di erbe alpine spontanee come l’ortica, il ginepro o il mugo, che usava raccogliere a mano tutti i giorni.
Nel 1960, nel pieno dello sviluppo della distilleria, Sabina lascia le redini dell’azienda al fratello Attilio, che con la moglie Teresa e successivamente i sei figli, continua la produzione di grappa e nel 1975 ha una grande intuizione: la grappa fatta da monovitigno; nel caso specifico le vinacce di uva Marzemino provenienti dalla zona del paese di Isera.
Al giorno d’oggi l’attività continua, attraverso nuovi impianti di distillazione, con ben otto alambicchi in rame, grazie alla passione dei figli di Attilio e Teresa.
Nel 1960, nel pieno dello sviluppo della distilleria, Sabina lascia le redini dell’azienda al fratello Attilio, che con la moglie Teresa e successivamente i sei figli, continua la produzione di grappa e nel 1975 ha una grande intuizione: la grappa fatta da monovitigno; nel caso specifico le vinacce di uva Marzemino provenienti dalla zona del paese di Isera.
Al giorno d’oggi l’attività continua, attraverso nuovi impianti di distillazione, con ben otto alambicchi in rame, grazie alla passione dei figli di Attilio e Teresa.
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